C’è un pasticcino antico. Un dolce che affonda le radici nella cultura della tradizione italiana. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente della Pasta di Mandorle. Il morbido impasto, profumato, è quello sfizio che in molti decidono di concedersi ogni giorno dell’anno. Noi li prepariamo uno a uno con cura, facendo girare nel palmo delle mani un ciuffo di pasta.

La sua consistenza è unica e non appena viene a contatto con il palato e con la lingua la scioglievolezza inizia a pervadere i sensi mentre una soffice morbidezza accarezza i sensi.

Le origini di questo dolce sono molto lontane: pare sia nato alla fine del 1100, nel convento palermitano della Martorana, annesso alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, che deve il suo nome a Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II. Sono i mercanti genovesi a portarlo nella Repubblica grazie agli scambi commerciali dell’epoca.